12 maggio 2009

Anne Rice: Intervista Col Vampiro


Mi ero accostato a questo libro nell'intento di farne una lettura di ''alleggerimento'', pensando di trovarmi di fronte ad un'analisi superficiale e spensierata di quella voragine umana che è il tema del vampirismo, forse preso in inganno dal fatto che dall’opera fosse stato tratto un film.


Nient'affatto!

La Rice può essere davvero a buon titolo definita la maestra del gotico contemporaneo: in questo libro crea un paio di personaggi incredibili ed accattivanti, ma soprattutto caratterizzati da una profondità psicologica enorme, e questa è una cosa che al giorno d’oggi è ben rara, in un uno scrittore.

Ecco quindi che l’autrice ci porta a esplorare i recessi dell'animo e della sessualità umana, tramite l’orchestrazione di una serie di vicende tutte funzionali al suo intento di parlarci dell’Uomo, ecco che ci pone, pagina dopo pagina, davanti alla grandezza e miseria della nostra condizione.

Un'opera, insomma, che ritengo magnifica, ma che al di là di una valutazione basata sul gusto personale, ha il grande ed oggettivo merito di centrare i suoi obiettivi.

Probabilmente potrebbe non piacere a tutti, per la scarsissima percentuale di azione che vi si ritrova... in questo senso, più indicati di certo sono i libri successivi della saga.

L'adattamento cinematografico non le ha a mio avviso reso giustizia: con un Brad Pitt nei panni di Louis, quando è chiaramente un Lestat nato... Comunque un bel film, forse anche perché co-prodotto dalla scrittrice, cosa, questa, che ha di certo evitato uno stravolgimento dell’opera scritta.

Ma il libro mi sento di consigliarlo a tutti, entrerete in una originale dimensione del fantasy/horror, e soprattutto del pensiero umano, che non avete mai provato prima… fatevi affascinare dalla maestra Anne Rice..!






06 maggio 2009

Amo La Mia Lauretta

Il fatto è che so per certo che Lei sta visitando il blog in questo momento, quindi...

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01 maggio 2009

Dunque...


E’ successo che io avessi tutti
i miei testi più fighi in due diversi PC. Ai quali, attualmente, non ho accesso. Che genio, eh?

Uno è quello del mio vecchio ufficio. Dovrei riuscire a rimetterci le mani sopra tra pochi giorni, comunque.

Un altro è il mio vecchio pentium MMX da 200 MHz, che oramai
non si accende. Ma io non sono mica coglione, anche se lo sembro: avevo provveduto ad un provvidenziale backup (Beck+up).
Già, solo che i file erano infettati da un
trojan, un virus che già dal nome ti fa capire quanto è simpatico.
Sta così di fatto che il solerte
NOD32 mi ha messo in quarantena i file (il virus è così vecchio e antiquato che il modernissimo antivirus non riesce a eliminarlo: dio, se ci sei, liberaci dall’informatica!!).

Così, fino a quando non mi invento qualcosa, non ho accesso a metà del mio lavoro migliore…

Però mi scocciavo a lasciare il blog vuoto per tanto tempo… allora ho pensato di deliziare il pubblico (1 accessi a questo blog da quando esiste, ed è il mio collega
Marcello perché gli ho detto di venirci) con una della mie recensioni… non è granché, ma è pur sempre meglio di un concerto di Lou Reed quando non c’ha voglia di suonare.

Lurìd