27 ottobre 2009

Vacanze pezzenti: la Trombonave [parte 2]




Le prime avvisaglie delle fregatura che ci attende non tardano a palesarsi ben prima di giungere a Stoccolma, luogo dal quale salperemo sulla mitica Trombonave alla volta di Helsinki.
A Copenaghen, infatti, incontriamo nella cucina dell'ostello un milanese che è stato a bordo della famosa imbarcazione due anni prima, e che mi erudisce con queste parole:
"Cioè, la Trombonave te la devi troppo fare, io me la sono fatta due anni fa e ho cuccato come un pazzo, cioè, capisci, non puoi non fartela, la Trombonave, hai troppo da cuccare in Trombonave..."
Subito mi rendo conto che io, su quella nave, non tromberò mai.

L'avventura rischia tra l'altro di finire prima del suo inizio, causa il Cava che ci rassicura: dal nostro ostello galleggiante di Stoccolma (nella foto) al porto si fa in un attimo, a piedi, male che va si piglia l'autobus.
Prendiamo l'autobus fino al porto, e nonostante questo siamo in ritardo pazzesco, coi biglietti preacquistati e non rimborsabili; l'unica chance è correre in ciabatte a tutto velocità giù per una discesa da cronoscalata del Tour de France con il trolley dietro che rischia di farci inciampare e morire ad ogni metro.

Riusciamo nell'imbarco; posso così provvedere ad assegnare ai miei pezzenti compagni di viaggio le cosegne, ovviamente in forma scritta. Si stabilisce così che sulla nave lo schema dei ruoli sarò il seguente:
- il Lory è quello bello che s’innamora della giovane nobile;
- il Cava è quello ricco che rompe il cazzo per dieci ore al capitano fino a convincerlo ad andare più forte e causa il naufragio;
- il Boglia è quello eroico che affonda con la nave;
- Baldi è il musulmano che traduce le scritte fino all’ultimo;
- il Mengro è l'ingegnere sfigato che fa il signore e affronta la morte bevendo l’ultimo bicchiere di sherry;
- Sciuscia è quello che impazzisce per la paura e si getta dalla prua;
(Su consiglio dei miei legali, dichiaro tra l'altro di non aver mai visto ne' di conoscere l'esistenza di un film di James Cameron dal titolo "Titanic".)

Preso posto negli scompartimenti, la prima preoccupazione mia e del Cava è di trovare il duty-free per fare scorta di birra.
Detto fatto: acquistiamo una cassa da 24 di una certa birra "KOFF" che ci piace molto e che io porterò a spalla per tutto il resto del viaggio.

Soddisfatta la nostra necessità fisiologica di malto, e consumata una modesta quanto pericolosa cena a base di insalata di gamberetti del self service di bordo annaffiata da vino norvegese scadente, la preoccupazione di tutti diviene una ed una soltanto: trovare la gnocca di cui tanto si favoleggia ci sia abbondanza in gratuità su questa nave.

Iniziamo la serata con un giro sul ponte di coperta, con birra d'ordinanza alla mano. Molta gente, qualche ragazza, ma nulla di ché.
Be', ma è ovvio, l'atmosfera deve ancora scaldarsi: attendiamo un paio d'ore e, complice l'alcol, di certo scoppierà l'orgia generale.

Passiamo quindi al pub, dove un duo di chitarra acustica e batteria improvvisa pezzi dei Nirvana e dei Bon Jovi, così, tanto per mischiare il cazzo e il Padre Nostro.
Un'apprezzabile versione di "Livin' on a prayer" ci regala un bel sottofondo per la birra che stiamo gustando, ma anche qua di figa ce n'è pochina.

Il pub della Trombonave gentilmente fotografato dal Boglia.
Notare l'enorme presenza di gnocche vogliose e disinibite.

Ma sono le dieci, così, dopo una terza birra, passiamo al casinò della nave.
Figa, pure qua, poca, quindi decido di tentare la sorte al tavolo del Black Jack, nel quale mi sento molto ferrato. Peccato solo che dei cazzo di finanzieri coerani siano piazzati lì in modo inamovibili, intenti solo a peredere 100 euro a mano ed a ridere di ciò.
Mando affanculo l'estremo oriente per assicurarmi di essere genericamente xenofobo ed invito i miei compari a cercare migliori fortune in discoteca. Ci sarà, lì, dio bono, qualche govine procace così fatta da mollarcela!

In effetti, una volta acclimatato con la merdomusic del piccolo locale, comincio a notare qualche interessante pezzo di mobilio svedese.
Recluto il Boglia come mio scudiero ed insieme partiamo all'attacco. Chiediamo se possiamo sederci, offriamo da bere, si inizia a chiacchierare. La conversazione fila via benissimo, siamo simpatici, siamo fighi! L'Inglese del Boglia è solo ottimo, ma il mio è stratosferico, ci capiamo alla grande con le due bondine, colgono ogni nostra battuta, non sbagliamo un colpo: sarà per questo che mi capiscono così bene, quando le saluto dicendo che, se mai verrano in Italia, hanno due amici da passare a salutare, perché non portano rancore per essere stati duedipiccati in dieci minuti.

E' già più di mezzanotte, e non abbiamo ancora rimediato uno straccio di figa, cosa davvero strana, per trovarci in una nave dove anche Formigoni tromberebbe.
In compenso, i drink ingeriti cominciano ad essere davvero tanti.

Mi accorgo però che manca il Mengro. Dov'è? In giro con una russa fica che ha conosciuto in discoteca, mi viene spiegato dal Lory.
Tirà là, speriamo che almeno il Mengro scopi e salvi il nostro onore, perché io ho già capito che per noi si prospetta l'ennesima serata con l'alcol come unica emozione.

Decidiamo di recarci nella seconda discoteca della nave, così, tanto per bere in tutti i luoghi dove è possibile farlo.
Proprio là, incontro una italiana molto carina, con la quale mi scambio i soliti convenevoli del cazzo che ci si fanno all'estero con un connazionale: "quanto sono volgari i nostri concittadini in vancaza", "cavolo quanto mi manca la pasta", "eh comunque l'Italia è sempre l'Italia", "Berlusconi vaffanculo". Già che ci sono, decido di provarci; niente, pare che per lei non basti essere nata entro i miei stessi confini, per darmela.

Oramai si sono fatte le tre nell'orologio, ed il 3% nel nostro tasso alcolico.
Non avrebbe senso andare a dormire così ubriachi, tanto vale continure a bere e poi andare a dormire molto più ubriachi di così, decreto.

Sulla via per il pub, ritroviamo il Mengro assieme alla russa. Sono sobri, seduti sulle scale, e parlano.
Penso che non ha speranze di trombarla, giunti a quest'ora di notte, e un po' mi rincuora vedere che non sono l'unico incapace che non sta scopando sulla nave dove anche la Binetti viene presa da irrefrenabili istinti puttanori.

Dopo un'ennesima birra, e dopo un'improbabile puntata in sala giochi col Cava (cazzo vuoi giocare a Tekken 3 se non vedi nemmeno le tue mani da quanto sei cotto, coglione?), decidiamo che è davvero ora di tumularsi in cabina.
Io divido la mia col Mengro, che ancora non si vede: comincio a pensare che forse la scopata navale si sta concretizzando.
Poi, d'un tratto, il buio e il coma.

[...]

Mi alzo alle otto per lo sbarco, e trovo il Mengro nel lettino a fianco.
Inizia un surreale dialogo.

SCIUSCIA: - Allora?!
MENGRO: - Allora che..?
S: - Allora, l'hai scopata?! La russa!
M: - Eh... no.
S: - No?!
M: - No.
S: - No.

M: - ...
S: - ...cazzo, ma perché?! Perché?! Non te l'ha data?

M: - Mah, no... Lei voleva... ma era un casino...
S: - ..?

M: - ...non si riusciva a trovare un posto adatto...
S: - Ma come?!

M: - Eh, abbiamo girato per tutta la nave, lei non faceva altro che provare ad aprire porte dicendo di continuo 'A free room! Where's a free room?!'...
S: - Cazzo, ma non potevi portarla qui?!

M: - Mi scocciava svegliarti...
S: - Svegliarmi? Svegliarmi?! Ma dio bono, cosa pensi che ti avrei detto se ti fossi presentato nel cuore della notte a buttare giù del letto uno strafatto di qualunque alcolico del mondo?!

M: - ...
S: - Ti avrei mandato affanculo! Ma subito dopo sarei uscito a dormire in corridoio, e la mattina dopo sarei stato felice per te. Dopo averti fatto offrire da bere come risarcimento.

M: - E, vabbe'...
S: - Vabbe' 'sto cazzo, scusa, eh. Ma, insomma, poi che avete fatto..?
M: - Eh, ti racconterò...
S: - E mi racconterai...

[...]

Siamo davvero dei pezzenti.





Le vedi queste gnocche svedesi che ballano in Trombonave?
Non illuderti, non te la daranno mai.







24 ottobre 2009

Vacanze pezzenti: la Trombonave [parte 1]


Qualche anno fa, nel corso di una memorabile vacanza pezzente in Interrail a zonzo per l'Europa, mi capitò di attraversare il Mar Baltico da Stoccolma ad Helsinki a bordo di uno dei traghetti della Viking Line, la famigerata "Trombonave", mezzo di trasporto marittimo a bordo del quale, si favoleggiava, si pratica sesso sfrenato tra giovani con la stessa facilità con la quale Berlusconi riesce a farsi votare da un operaio in cassa integrazione con tre figli a carico e la moglie disoccupata.


Da bravo cicerone di quell'ormai mitico viaggio, avevo redatto per la mia adorata combriccola di pezzenti un vademecum preparativo per affrontare questa esperienza, che si presentava come nuova ed affascinante, ma allo stesso tempo irta di insidie e di probabili cocenti disillusioni a livello sessuale.


Questa storia si articolerà quindi in due parti, per un totale di altrettanti post. Nel primo (questo, per quelli meno attenti) riporterò le indicazioni date ai pezzenti prima della partenza. Nel secondo [poi qui ci metterò un link quando lo avrò scritto], racconterò invece come andò effettivamente la cosa.



MEMORANDUM
CHIARIFICATIVO ESPLICATIVO DEFINITIVO
RIASSUNTIVO ESAUSTIVO
sulla
TROMBONAVE

Tutti volete sapere come cazzo funziona ‘sta Trombonave. Non neghiamocelo. D’altra parte, tutta la vacanza era impostata fin dall'inizio unicamente per prendere la Trombonave. Non lo sapevate? Peggio per voi, io l’ho sempre saputo. Eppure, mi sembrava di avervelo detto, non vi ricordate? Dài, l’abbiamo detto, quella volta... Su, fate uno sforzo di memoria! Quella volta che stavamo bevendo una birra? E poi abbiamo detto che la Trombonave andava presa per forza? E poi abbiamo deciso che solo il più intelligente di noi sei se ne sarebbe ricordato?

Allora.

Intanto, la Trombonave (questo nome glielo hanno dato per primi degli italiani, e questo dovrebbe già farvi capire molte cose) è una flotta di traghetti della Viking Line, con nomi tipo Cinderella, Mariella, Antonella, Budella, Compagnia Bella. Sono navi a 11 (undici) piani, su cui sono dislocati ristoranti, buffet, pub, bar, cinema, sale da liscio, discoteche, casinò, bordelli, campi da polo e attività di copertura della mafia russa.
I giovani finnico-svedesi sono ad uso passare il fine settimana a bordo di tali vascelli, per il motivo più ovvio del Mondo, ossia che l’arte per rimetterci non la fa mai nessuno. Infatti la TN (d’ora in poi la chiamerò con questo grazioso acronimo), navigando in acque internazionali, diventa automaticamente duty-free, una parola inesistente che vuol dire che ti prendi la sbornia a gratis. In due paesi con l’IVA al 426% come la Finlandia e la Svezia, questa cosa risulta gradevole.

Ma, riguardo all’alcol, al Mondo ce ne sono pochi che ci insegnano qualcosa. Veniamo dunque a ciò di cui non sapete niente: la patonza.

Ora, le storie che girano circa la TN sono molteplici, ma le possiamo fruttuosamente riassumere in delle categorie, rappresentabili con delle storie-tipo, come di seguito vado a fare.

Categoria 1
La TN è un luogo fantastico e paradisiaco, ove anche un eunuco riesce ad accoppiarsi favorevolmente con valchirie nordiche dalle mitologiche capacità sessuali.
- Storia-tipo: "Io me ne sono fatte sei in una notte, alla fine ho dovuto smettere perché avevo finito i preservativi, porca puttana la prossima volta compro quelli da dodici!"

Categoria 2
La TN è un luogo duty-free, dove è ovvio che i giovinastri si rovinino di alcol, e, ovviamente, i rapporti sociali siano incoraggiati, ma non è che si trombi per forza.
- Storia-tipo: "Eravamo lì sul ponte ubriachi fradici, arrivano due svedesine anche loro un po’ alticce e cominciano a slinguarci... Io la mia l’ho portata pure in cabina, ma più di un pompino non ho rimediato... quello sculato del mio amico invece ha detto che la sua gliel’ha data..."

Categoria 3
La TN è una tratta turistica per famiglie, la maggioranza delle ragazze sono minorenni con genitori al seguito; insomma, per fartela sganciare è dura.
- Storia-tipo: "Ero lì a ballare un lento con questa finlandese di 14 anni, molto carina... poi l’ha beccata sua madre ed è fuggita via... che sfiga..."

Categoria 4
La TN è un colossale inganno mediatico, orchestrato dai burocrati della Viking Line per arricchirsi, prezzolando degli italiani traditori che spargono le storie (false) della TN in giro per la nostra penisola.
- Storia-tipo: "Per tutto il viaggio ho fatto la spola tra il pub e la discoteca, tipe ce ne erano, ma tutte tirate o col findazato... ‘sta Trombonave è un gran pacco."


A questo punto, a chi credere? La TN è un paradiso del sesso o una manovra commercial-pubblicitaria?

La legge del Rasoio Di Ockham ("la soluzione più ovvia è spesso quella giusta") ci indicherebbe che la TN fosse solo una balla, in quanto è più probabile che un italiano s'inventi della cazzate sulle sue doti sessuali, (tutti lo abbiamo fatto e tutti continueremo a farlo) piuttosto che riesca a scopare oltre i limiti dell'umana credibilità.

Ma, secondo il sottoscritto, s’impone una analisi critico-statistico-analitica dei fatti testé riassunti.

Anzitutto, io farei queste premesse:
- La TN è una tratta turistica
- La TN naviga in acque internazionali => la TN è duty-free
- La TN è popolata, nel week-end, in maggioranza da giovani con tendenza ad alcolizzarsi di brutto
- La fascia di età della TN è 14-30 anni
- Svezia e Finlandia hanno il 2° ed il 3° reddito pro-capite mondiale => non è pensabile che i giovani svedesi e finlandesi siano in patria nel mese di Agosto (è ovvio: sono ricchi, vanno in vacanza all’estero) => non ti puoi aspettare che tutta la Scandinavia sia in TN solo perché arrivi tu
- Le storie più ottimistiche circa la TN vanno depurate dei racconti di tutti quelli che hanno trombato ed hanno esagerato il racconto e di tutti quelli che non hanno trombato ed hanno inventato per non fare la figura degli sfigati
- Le storie più pessimistiche circa la TN vanno depurate dei racconti di tutti quelli che sono di fatto degli sfigati assurdi e quindi non hanno trombato, di tutti gli antifica che ovviamente a trombare non ci hanno nemmeno provato, di tutti quelli che non hanno trombato ed hanno sminuito la TN per non fare la figura degli sfigati
- Sulla TN, così come in tutto il Mondo, il trombare è anche parecchio questione di culo
- Se incontri Alena Seredova, non è che te la darà per forza solo perché siete sulla TN
- Se per trombare dobbiamo ricorrere alla TN, siamo messi male

Alena Seredova si scopre incinta
dopo una vacanza in Trombonave

Senza ora tediarvi con i noiosi e complessi procedimenti stocastici che ho eseguiti per mio conto, salto alle conclusioni che ho ottenuto.

Conclusioni
La TN è una nave piena di pub, bar e discoteche, sulla quale si trovano dei giovani che amano l’alcol e vogliono trombare, il tutto di sabato sera. Essa (la TN) è dunque un luogo in cui un maschio italico caucasico bianco, non smodatamente ubriaco, con una basilare conoscenza della lingua inglese, amante della fica, con un livello culturale da primo liceo e con un livello di grezzaggine non superiore agli 0.8 AT (ossia "Alberto Tomba", unità di misura percentuale della grezzaggine; con 1 AT vuol dire che sei Albertone), ha buone probabilità di agganciare una finnico-svedese di età compresa tra i 14 ed i 30 anni e di prodursi con lei in attività di petting della durata di ½ ora ca. Oltre a questo, il soggetto in questione avrà scarse possibilità di trombare la sgallettata, possibilità che potranno salire a mediocri in funzione della bellezza personale, della conoscenza di termini seduttivi nella Lingua d’Albione* e del savuàr fèrr, che è lasciato all’abilità del singolo.

*l'Inglese, bestie

È in ogni caso sconsigliabile, ai fini dell’accoppiamento:
- cercare di farsi capire con gesti che lascino poco all'immaginazione
- cercare di spiegarsi nel proprio dialetto locale
- qualificarsi come studente di ingegneria, peggio ancore se a Perugia
- raggiungere il momento fatidico con una concentrazione di alcol nel sangue prossima al 6%
- dichiararsi nemici giurati di Zlatan Ibrahimovic e, di conseguenza, pretendere di spostare la discussione su Italia-Svezia di Portogallo 2004
- fingersi il essere il bassista di un gruppo Black Metal norvegese (questa vale solo per Sciuscia: non può funzionare sempre - gli altri possono farlo)
- far capire di provenire da un paese governato da Silvio Berlusconi (ricorda che Svedesi e Finlandesi sono i popoli che più al Mondo prendono per il culo il nostro Presidente del Consiglio)
- porsi scrupoli di carattere legale sull'età della concupita (ricorda che sei in acque internazionali, puoi fare di tutto)
- porsi scrupoli di carattere etico-moral-religioso sull'età della concupita (ricorda che il nostro dio, proprio come tutti gli altri, non esiste)

Ricordando che, in assenza di fica, è comunque possibile ricorrere alla birra (ricorda il duty-free) per poter vedere come fica chi fica non lo è di certo, l’opinione del sottoscritto è che la TN sia un’esperienza in cui imbarcarsi.


Alena felice dopo la nascita del piccolo.
A fianco, un gobbo cornuto fa buon viso a cattivo gioco.