27 dicembre 2011

'N ber post su Renata Porverini, ahò [uscito in edicola con il Mucchio]


Renata Polverini è la presidente del Lazio. Se non la conoscete, è la regione grande in mezzo all'Italia.

Diciamoci la verità, senza Floris che la invitava a Ballarò una volta sì e quell’altra anche, non avreste nemmeno saputo chi fosse. Certo, anche essere a capo di un sindacato inesistente ha influito.

Scheletri nell’armadio: Veltroni la stimava al punto da volerla candidare nel PD.

Perché un pezzo sulla Polverini? Semplice, non ha alle spalle l’apparato intimidatorio di Formigoni.

Quella vittoria giustificò i soldi spesi da Mons. Bertone per diventare ventriloquo.

Presidente giovane, amministratrice lungimirante, personaggio politico di rinnovamento: ehi, è facile trovare definizioni che non c’entrano un cazzo con la Polverini!

L’elezione della Polverini può anche esser spiegata come una risposta dell’elettorato al particolare clima esterno che si viveva nel Paese in quei giorni, come la polemica riguardante l’esclusione delle liste PDL del Lazio perché presentate in ritardo. O lo scoprirsi governati da un presidente frocio.

Tra i più convinti sostenitori di Renata Polverini è necessario ricordare Gianfranco Fini, dal quale ha ereditato lungimiranza politica, carnagione olivastra e un fastidiosissimo prurito alle palle.


--------------------------------------------------------------

Continua a leggere tutto gratuitamente senza comprare l'arretrato del Mucchio, cliccando qui: http://www.umoremaligno.it/2011/12/polverini-eri/


--------------------------------------------------------------



Inoltre, siccome la redazione di Umore Maligno ama particolarmente il gratis, eccovi la migliore strenna natalizia del 2011: il primo libro di Umore Maligno in edizione completamente gratuita!



[la copertina è stata realizzata in esclusiva per UM da Elvira Gerardi,
di gran lunga la migliore grafica italiana]





Mezzo centinaio di pagine di satira razzista, maschilista, antisemita, blasfema e coprolalica. Ma ci sono anche delle cose brutte.


Il libro può essere scaricato in versione integrale e completamente gratuita a questo link.

Se poi, per motivazioni che non riusciamo ad immaginare e delle quali preferiamo rimanere all'oscuro, desideraste stringerlo fra le mani in foggia di volume, potete ordinarlo utilizzando il servizio Lulu a quest’altro link.

Il prezzo è di euri 8.00 a copia, IVA e spese di spedizione escluse, 3.58 dei quali finiranno nei capaci forzieri di Umore Maligno e saranno utilizzati per mercimoni sessuali e acquisto di droghe (la redazione suggerisce naturalmente la soluzione a scrocco).

Se infine volete la collector's edition firmata dagli autori e intrisa di sangue sacrificale di neonato, sapete cosa fare.





19 dicembre 2011

I 10 indizi dai quali riconoscere l'intenditore di vini di 'sto grandissimo cazzo


1) Regola prima e che basterebbe da sola: è quello che al ristorante chiede gli venga portata la carta dei vini.

2) Disprezzo per il Chianti, perché siccome il mercato ha saturato di chianti di scarsa qualità gli scaffali delle COOP, nella sua testa di dimensioni ridotte "Chianti = del popolo = nessun Chianti è buono". Lasciamo questi soggetti a bersi il Montepulciano d'Abruzzo con la fiorentina e stappiamoci il nostro buon Chianti, che passa tutto.

3) Crede che col pesce non si possa bere vino rosso.

4) Parallelamente, crede che con la carne non si possa bere vino bianco.

5) Unendo la regola 3) e 4), è giunto a pensare che i vini rosati siano robaccia mista che non sta bene con nulla.


6) Sceglie le bottiglie in base al prezzo. ("Se costa di più, dev'essere più buono").


7) S'intende anche di vini spumanti, salvo poi commettere imbarazzanti errori nel commentare le foto di talune fichette locali:



8) Il Brunello di Montalcino è il vino migliore del mondo, anche se è del 2002, AKA la peggiore annata da 15 anni a questa parte.

9) Non dico capiti spesso, ma la sottospecie meno evoluta dell'intenditore de noartri è capace anche di errori grossolani quali lo stappare un novello dell'anno precedente (era rimasto lì e oramai gli dispiaceva buttarlo).

10) In ultimo, mediamente è un accattone che vuol darsi arie, quindi è probabile che dica al cameriere "Uhm, magari potrei prendere un [VINO_COSTOSO]... anzi, no, stasera credo di essere più propenso per un [VINO_PIU'_ECONOMICO_DELLA_CARTA]."

12 dicembre 2011

I 10 indizi dai quali riconoscere la fica di legno contemporanea






1) La sua borsa è una Louis Vitton. Dice "ma oramai ce l'hanno tutte". Forse è vero, ma non tutte la portano in giro anche quando indossano leggings e infradito.

2) Telefono cellulare: rigorosamente uno smartphone, rigorosamente non un iPhone perché "è complicato" anche se in realtà l'iPhone è il tipico esempio di telefono per mongoloidi, rigorosamente usato unicamente per telefonare e stare su Facebook.
CASO PARTICOLARE: Blackberry, se vogliono fare le "donne in carriera".

3) Profilo Facebook con privacy pubblica, sul quale pubblicare centinaia di foto delle "fighissime" serate con le amiche, nelle quali la metà delle pose sono con un bicchiere di qualche drink alla moda in mano, l'altra metà sono baci & abbracci con le suddette amiche, con un sottotesto lesbo ammiccante che però comunica erotismo quanto la sedia rotta sulla quale ammucchio le pratiche.

4) COROLLARIO AL PUNTO PRECEDENTE: Ovviamente la fica di legno si lamenterà che tutti vadano a curiosare le sue foto su Facebook, ignorando, ma più spesso fingendo di ignorare, che può renderle private.

5) Venerazione per Audrey Hepburn. Ora, su questo punto vorrei essere chiaro: ci sono ALCUNE donne - io direi circa l'1% sul totale, eh - che possono effettivamente permettersi di avere tra i loro miti Audrey, indossare magliette con la sua effige, mettersela come profile pic di Facebook, insomma fare tutte queste cose che suggeriscono al maschio "io sono come Lei". Ma TU non sei tra queste.

6) Quanto alle calzature, ammesse solo decolleteè dal tacco 12 in su, non importa se sono alte un metro e cinquanta per 70 chili e sembrano quindi delle foche monache in equilibrio sui trampoli.

7) La fica di legno è sempre aggiornatissima su quali siano i drink in voga che BISOGNA bere per stare al passo. Ti guarda male se non prendi lo Spritz, ma è la stessa che dieci anni fa ti dava del contadino quando ordinavi un prosecco coll'Aperol.

8) Gusti televisivi: chettelodicoaffare? Adorazione perpetua e immedesimazione fanatica in Sex & The City, peccato solo che:
- non abiti a Manhattan, ma tra Busto Garolfo e Castellanza
- non fai l'avvocato o la promoter o la gallerista, ma la commessa da Zara
- particolare più importante di tutti, se provi a berti un Cosmopolitan, la bevanda d'ordinanza di Carrie Bradshaw, ti vengono le forze di stomaco per quattro giorni

9) Sulle automobili c'è un'apparente varietà, ma in realtà sono solo marche e modelli diversi della stessa vettura. Comunque: Smart (scelta preferibile), FIAT 500 (forse anche meglio della Smart), LanciaY, Ford Ka, Nissan Micra (scelta sconsigliata). Se e solo se si è fiche di legno di rango elevato, si può optare per l'oggetto proibito, la Mini Cooper.
CASO PARTICOLARE: la fica di legno avvocatessa girerà al 100% con una Mercedes Classe A.

10) Interessi culturali. Be', qui servirebbe un post a parte. Si va dal non perdersi una puntata di qualunque trasmissione della De' Filippi salvo poi dichiarare in pubblico che "lo guardo solo perché mi fanno ridere i cafoni che ci partecipano", all'autocostrizione circa la visione di film tipo "The tree of life" perché "mi hanno detto che è bellissimo". Si passa dalla lettura di Fabio Volo al citare con nonchalance delle frasi a cazzo di Oscar Wilde* sul proprio profilo facebook. Dall'attaccamento morboso al Grande Fratello a insomma ci siamo capiti.



*per voi tutti che amate tanto citare Oscar Wilde anche dentro al cesso di un Autogrill, che sembra lo abbiate conosciuto di persona: sapete che Wilde ODIAVA gli aforismi e le citazioni? Ecco, ora lo sapete, Cristo. Che sega.





05 dicembre 2011

E' bello vedere che il popolo viola, anticasta e compagnia sbroccotronica sono dei veri democratici


Stamattina oggi pomeriggio e fuori dall'orario di lavoro stavo navigando su Facebook in cerca di sedicenni con la privacy delle foto impostata su "pubblico", quando mi sono imbattuto nell'ennesima pagina che si scaglia contro la classe politica che sono tutti uguali sbroc sbroc è tutto un magna magna sbroc tutti a casa togliamo lo stipendio unabomba sottoil parlamneto!!!!11!!!1!!! sbroc sbroc sbroc sbroc: PIOVE GOVERNO LADRO !-Satira anti-casta

Carico della mia famosa mancanza di pregiudizi, sono entrato per gustarmi qualche sagace battuta sull'attuale situazione politica, imbattendomi in questo:



Oh-oh. Lo sento. E' il Tarlo del Buon Gusto. E sta rodendo, il piccolo bastardo, sta rodendo parecchio.
"No, dai, smettila, non fare così, non è il momento..."
cerco di spiegargli
"non è poi così male questa battuta, dai, calmati, passiamoci sopra, che ti importa..."
Ma non vuole sentire ragioni:
"Poche storie amico. Se non scrivi subito quello che pensi di questa battuta di merda io rodo fino a sfondarti il cervello, è chiaro?"

E' chiaro.


Come temevo, però, la reazione dell'admin della pagina non tarda a giungere. Vedo la notifica in alto a sinistra e mi appresto a leggere la risposta al mio commento, ma sono in fondo sereno, persone sicuramente democratiche e civili come quelle che si schierano contro la casta dei politici ladri non avranno di certo brutte parole nei mie confronti:


Ahi ahi, sembra che ancora una volta io abbia sopravvalutato l'intelligenza del mio interlocutore. Ma io volevo solo fare una scherzosa critica, non era mi intenzione litigare! Vediamo se riesco a rasserenare gli animi con una simpatica battuta in stile grammar-nazi:


Purtroppo, però, non ottengo il risultato sperato:


Non mi arrendo: tengo la mia linea di ferma e innocua simpatica burlesca, chiedendo tra l'altro lumi su questo strano soprannome dal suono napoletano che mi senti affibbiare - fosse mai un complimento che non colgo, chi lo sa?


La risposta è però anche in questo caso molto piccata:


Ops, mi sa che ho toppato. Avrei dovuto sapere, da grande conoscitore dello scibile umano quale l'admin sembra ritenermi, che Sciosciammocca è stato un personaggio di Totò. Ripasso velocemente su Wikipedia e rispondo a modo:


Durante la mia assenza, però, l'admin si è anche premurato di moralizzarmi con la solita salmodia del PD che non è di sinistra e non difende i barboni e non sa fare un cazzo e sbroc sbroc:


Come se non bastasse, ci si mette anche una sua seguace a dirmi come dovrei comportarmi:


Per cercare di non passare da fesso totale, cerco di tenere botta almeno con lei, giocandomi ancora una volta la carta della guasconaggine, chissà che non trovi in questa Margot (tra l'altro: che nome da troia) un'insperata alleata..?


Ma quest'ennesima mancanza di rispetto è troppo per l'admin, che decide per una soluzione pacata, pacifica e democratica come risposta alle mie critiche:





Ecco.

Avete letto?

Bene.

E ora, immaginatevi di avere al Governo questa grandissima testa di cazzo dell'admin, che vuole abbattere la casta, bruciare i politici e largo ai giovani e rinnovamento sbroc sbroc sbroc e poi non riesce a gestire una velata critica alla sua battuta di merda.

Immaginatevelo mentre conferisce con la Merkel, immaginatevelo mentre concerta le manovre coi sindacati, mentre presenta un DDL al Consiglio dei Ministri, mentre riferisce in Parlamento.

Immaginato?

Ecco.





29 novembre 2011

Berlusconi ti odio [pubblicato su UmoreMaligno.it]


Berlusconi, ti odio.

Ma non ti odio più di quel bell'odio che ti odiavo una volta. Ah, quello sì che era un odio serio! Quel bell'odio genuino di quando ti odiavo perché eri di destra, perché rappresentavi il ricco padrone, perché stavi coi fascisti, perché te ne fregavi della democrazia, perché plagiavi le menti con le tue televisioni e, non ultimo, perché il presidente di quella squadra di merda che è il Milan - seconda nell'essere merda, ricordiamolo, solo alla Juve ("Juve merda. Siempre." - CIT.)

No, purtroppo ormai non è più quell'odio lì. Col passare degli anni e dei tuoi governi, ho imparato a odiarti per altri e ben più tristi motivi.

Adesso ti odio perché hai distrutto tutte le mie convinzioni politiche e sociali.

Ti odio perché una volta pensavo che i giudici sono di destra e pezzi di merda, mentre oggi non sono più tanto convinto: una volta odiavo la legge, la legge e l'ordine sono il fascismo, non è così? E allora perché oggi aspiro alla legalità?

Anche lui, un minuto prima che lo facessero saltare in aria,
era un rappresentante ed esecutore del Potere,
dell'Ordine e dello Stato Fascista

Ti odio perché una volta pensavo che Fini è un fascista del cazzo e deve morire, mentre un anno fa era uno che quasi quasi era un indefesso e retto difensore della democrazia parlamentare e partitica.

Ti odio perché una volta sapevo distinguere il bene dal male - era facile: il bene siamo noi. Invece ora tu mi ha mostrato quanto cialtrona, ladra, becera e maneggiona sia la parte politica che ho sempre votato.

Ti odio perché ho dovuto vedere i miei docenti universitari, sì, proprio quei vecchi e tronfi tromboni reazionari, schierarsi contro di te, mentre avevo già dovuto vedere operai a 800 euro al mese osannarti e tessere le tue lodi. Perché tu mi hai tolto la capacitò di capire per chi votasse una persona giudicandola solo dal suo stipendio e dalla sua fascia sociale, e per questo ti odio.

Ti odio perché mi hai fatto capire che i dirigenti di partito che una volta ammiravo sono degli inetti, incapaci per quasi vent'anni di sconfiggerti. Perché una volta ero orgoglioso di essere iscritto a un partito, oggi me ne vergogno.


"CON QVESTA BVROCRATIA NON VINCEREMO MAI"


Ti odio perché una volta non distinguevo nulla tra quello che stava alla mia destra: era tutta merda. Ora invece sono costretto a sapere chi è più liberale e chi più liberista, chi più leghista e chi più federalista, e parlarci, e venirci a patti.

Ti odio perché mi hai mostrato quanto fragile fosse in realtà questo nostro sistema democratico repubblicano, che, mi avevano detto, è perfetto, bilanciato, infallibile.

Ti odio perché mi hai fatto conoscere i Travaglio, i Santoro, i Ferrara, i Feltri e tutti gli altri "giornalisti" specializzati in berlusconismo o in antiberlusconismo. E per tutti i salti mortali che ho dovuto vedere fare agli Scalfari e alle Concite De Gregorio, che dovevano sempre essere attenti a schierarsi dalla parte opposta alla tua.

Ti odio per aver distrutto la satira di questo paese, che in passato aveva fatto scuola, e averla ridotta a un pugno di vecchi bolliti che si affannano a resuscitare ottanta versioni diverse de "Il Male" che trattano tutte di quante puttane ti sei fatto l'ultimo mese, e sotto di loro uno stuolo di rincoglioniti che su internet hanno imparato a fare battute a macchinetta su di te con una precisione, uno schematismo e una monotematicità che fanno venire la pelle d'oca, subito dopo aver vomitato.

4300 like, 130 commenti e 2800 condivisioni.
E ancora c'è chi spera nel "popolo di internet".


Ti odio perché mi sono ritrovato a parlare con gente che ti attaccava e insultava all'interno di discorsi inerenti la musica, l'architettura, l'astrofisica e la puttana della loro mamma.

Ti odio per Beppe Grillo, che dice che tu fai schifo e gli altri sono come te, e invece non è vero, non sono tutti come te, alcuni sono peggio, ma da qualche parte uno meglio ce ne sarà, no, porca puttana? E, no, forse non c'è davvero, almeno tra quelli che ho visto finora, e quindi ti odio anche per avermelo fatto capire.

Ti odio per il Popolo Viola, per gli Indignati, per Se Non Ora Quando, per quelli che questo cetriolo o questo pomodoro del cazzo avrà più fan di Silvio Berlusconi, cristo quanto vorrei poterglielo ficcare nel culo, quel cetriolo!

Ti odio per quelli che avete visto in Libia dobbiamo fare lo stesso ci vuole la rivoluzione contro Silvio il mafioso e poi per quattro Punto incendiate a Roma erano tutti lì a fare i distinguo e a prendere le distanze che no io sono un non violento.


Nella foto, un pericoloso rivoluzionario italiano mentre accumula
fucili e munizioni in attesa di usarli nella rivolta contro Silvio

Ti odio per avermi fatto illudere che tutti i problemi di Questo Paese fossero colpa tua, quando invece la tua colpa era solo di essere quello che sei, e i nostri problemi sarebbero restati anche dopo la tua fine.

Ti odio per lo Psiconano, per Al Tappone, per la villa di Hardcore, e i tacchi, e i capelli finti, e il cerone e tutte queste prese per il culo che porca puttana no, no e no, non fanno ridere e soprattutto non ti danneggiano.

Cazzo, Vauro. Questa fa ridere, eh.

E ti odio perché, alla fine, te ne sei andato di tua volontà, mostrandomi come nessuno di questi incapaci di cui sopra abbia contribuito nemmeno per lo 0.001% a mandarti via, e facendomi vedere ancora una volta, con le piazze in festa, gli spumanti stappati e le monetine da due euro, che razza di gente falsa, opportunista, ignorante e forcaiola siamo.



Ti odio, e avrei potuto dire solo questo e sarebbe bastato, ecco sì, ti odio perché, semplicemente, mi hai fatto vedere quanto cazzo io sia sempre stato un ingenuo. Molto più di quelli che hanno sempre creduto alle tue cazzate, a guardare bene.





23 novembre 2011

Contribuisci anche tu a mandarmi fuori dai coglioni






Caro lettore,

per leggere il mio post di oggi, che parla della Spagna, ti chiedo solo di fare un piccolo sforzo ulteriore, ossia di leggerlo a questo indirizzo: http://www.vivereamadrid.it/2011/11/inspagna/, dopodiché, una volta letto, dovresti per cortesia muovere le cazzo di ditine e cliccare sul tastino "mi piace" in fondo.

Così facendo, mi aiuterai a vincere 50 euro in voli RyanAir che sarò ben lieto di sfruttare alla tua salute.

Devi tenere conto, caro lettore, che le mie ristrettezze economiche quest'anno mi hanno consentito solo cinque giorni a Londra, un fine settimana a Orvieto, quindici giorni in Portogallo e Spagna e un weekend in beauty farm, quindi, se non vuoi che il tuo blogger preferito Sciuscia debba sperimentare il grigiore di una vita senza mai un attimo di svago, vai e vota, manda e fai votare, pubblicizza, sponsorizza, diffondi, ribadisci.

E se non lo fai, che ti si sfaccia la casa, la malattia ti impedisca, i tuoi nati torcano il visto da te.





18 novembre 2011

Ora la sua anima può moonwalkare in pace



Certo che si vestiva in un modo...
Ma chi si credeva di essere, Oratio Nelson negro..?



ULTIM'ORA: Il medico di Michael Jackson condannato per omicidio

Il medico di MJ inchiodato alle sue responsabilità. Scriveva i testi.

Condannato il medico che ha aiutato MJ a non fare la fine di Mick Jagger.

Condannato il medico di MJ. Per ritardo colposo.

Il medico di MJ condannato per l’autopsia.

Michael Jackson fu ucciso da un medico. E’ stano pensare ad una superstar che fa la fine di un calabrese.

Il medico di MJ condannato per averne ufficializzato il decesso

Il medico di MJ condannato per omicidio di cadavere.

Condannato il medico di MJ. Secondo i giudici stava cercando di curarlo.

Il medico di MJ condannato per aver salvato il mondo del pop.

Il medico di MJ condannato per vilipendio di cadavere.

Il medico di MJ assolto dall’accusa di voler salvare MJ.

Il medico di MJ è il responsabile della sua morte. Ecco che succede a riconoscere gli esami fatti a Reggio Calabria.

Le testimonianze chiave sono state quelle del regista dei concerti che si sarebbero dovuti tenere a Londra e il medico che si occupò dell’autopsia. Il difficile è stato non confondere i ruoli.

Condannato il medico di MJ. Ma lui si difende: “Guardate che era un negro!”

Sono bastate poco più di 6 settimane per trovare un capro espiatorio alla giustizia americana.

Condannato per omicidio il medico di MJ. Fatale la linea di difesa: “Ho tutti i suoi dischi.”

Condannato il medico di MJ. Accusava il vitello dai piedi tonnati, per questo i suoi piedi saranno asportati.

Il medico di MJ condannato per omicidio involontario colposo. I familiari: “Gli dobbiamo qualcosa?”

Il medico di MJ condannato per omicidio involontario colposo. Neppure un minimo di metodo.




Umore Maligno si è letteralmente scatenato sulla condanna al medico di MJ: leggi tutte le altre battute qui!








14 novembre 2011

Engineering is NOT the way - #5



L'immagine è correlata col post,
ma questo non toglie che sia una serie di merda




Si dà il caso che a Casa Bocci, antica residenza dei Pezzenti perugini, si prendesse il caffè nei bicchierini di plastica, che le tazzine non c'erano.

Come tutti sanno, il caffè nei bicchierini di plastica non si fredda e ti ustiona lingua e palato per la durata di un girone di Champions, ergo venne brevettata un'ingegnerata™.

In pratica, i bicchierini di plastica venivano immersi in una vaschetta piena di cubetti di ghiaccio per ottenere il raffreddamento voluto.

Geniale, certo, ma la cosa era un po' scomoda, essendo difficoltoso posizionare cinque bicchierini in una vaschetta piena di irregolari e spigolosi cubetti di duro ghiaccio.


Al che, Sciuscia propose una genialissima evoluzione dell'ingegnerata™: immergere i bicchieri in una soluzione acquosa ad altissimo contenuto di sale, che poteva essere lasciata in frigorifero a raffredarsi almeno fino ai -4° centigradi senza congelarsi, vista la proprietà colligativa dell'abbassamento crioscopico di una soluzione di acqua e sale.


Ma qualcuno senza cuore, a quel punto sentenziò:

"Ma non facciamo prima a mettere semplicemente i bicchierini in frigorifero per cinque minuti..?"








31 ottobre 2011

Idea per un teen-movie di Halloween / 1a parte



Diciamocelo: il killer più sfigato dell'intera storia di Hollywood


Il film si svolge ad Hanksville, una cittadina fittizia dell'Arizona popolata da massimo 10.000 anime, e le cui principali attrattive locali sono il diner di Bette ed i suoi "world famous" hamburger, il motel lungo la statale e sette pompe di benzina di cui quattro adiacenti l'una all'altra.
Ovviamente ad Hanksville, come in ogni cittadina sperduta americana, c'è un liceo, la West Hanskville High School (la East non esiste, un po' come per Berverly Hills 90210) dove studiano e passano la maggior parte della giornata i protagonisti del film.

Jennifer
E' la più pheega della scuola, se non oggettivamente, per imposizione culturale. E' la capocheerleader e reginetta riconosciuta del suo gruppo di fighette tiraiole che passano il tempo a sfottere le cozze e fare le arrizzacazzi in giro.

Todd
E' capitano della squadra di football della scuola, belloccio da liceo, studente mediocre e fidanzato da sempre con Jennifer, che gliela promette da secoli e nel frattempo lo tiene a bada a suon di pompini.

Ryan
Migliore amico di Todd fin dall'asilo, è la sua ombra inseparabile. Come quarterback e linebacker, formano la colonna portante della squadra di football. Forti i sospetti degli spettatori per una sua insana passione omosex per l'amico, che lui allontana dedicandosi ad un hobby da macho: il punchinball coi nerd. Stupido ai limiti del ritardo mentale.

Lindsay
Ogni strafica deve avere la sua migliore amica e confidente e sospetta amante lesbo-teen, e per Jennifer, questa è Lindsay. Tirata oltre ogni limite, lascia intendere molto, ma la realtà conosciuta solo da lei è che ha un'animo sensibile, a disagio nel suo ruolo, che interpeta solo come scudo verso l'esterno. Questa mi sta già sul cazzo, ve lo dico.

Eugene
Lo sfigato del film. Si interessa solo di roba da nerd e di studiare. E' un verginello, come del resto tutti gli altri protagonisti, ma per qualche motivo è l'unico ad essere preso in giro per questo.

Steve
Forma con gli altri due manzi il trio dei fighi bellocci della scuola. A differenza degli altri due, però, dimostra un minimo di intelligenza che in genere lo trae d'impaccio dai guai scolastici in cui si caccia di continuo. Single impenitente, cambia le ragazze col ritmo con cui Moratti cambiava gli allenatori negli anni '90, ed è tra l'altro l'unico personaggio del film che scopa.


La pellicola comincia mostrandoci la vita di tutti i giorni del nostro simpatico e scanzonato gruppo di protagonisti. Una volta consumato questo passaggio inutile, visto che è lo stesso per ogni film di questo tipo, possiamo passare alla cosa importante, l'entrata in scena del serial killer psicopatico.

E' il 25 Ottobre, ed una ragazza (una di quelle inutili di cui non frega un cazzo a nessuno, interpretata da una comparsa) viene trovata morta nell'aula di scienze. Sul suo corpo, conficcato con un coltello da assassino maniaco, un biglietto: "So cosa avete fatto un anno fa. Entro la fine di Halloween, sarete tutti morti."

Jennifer: - Oh mio dio... parla di noi! Di noi!
Todd: - Cosa? Ma di che diavolo stai parlando, piccola?!
Jennifer: - Oh mio dio, oh mio dio...
Todd: - Qualcuno vuole spiegarmi?
Lindsay: - Jennifer, è ora di dirglielo.
Jennifer: - Oh mio dio, oh mio dio...
Lindsay: - E va bene Todd, prima o poi dovevi saperlo. Ascolta.
Steve: - Sembra interessante, ascolto anche io.
Eugene: - Ehi, da paura, cosa stai per rivelarci, Lindsay?!
Ryan: - Zitto, sfigato verginello! [*lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]
Steve: Avanti Lindsay... vuota il sacco.

A questo punto comincia un flashback in cui Lindsay racconta che l'anno scorso, la notte di Halloween, mentre i ragazzi erano già stesi dall'alcol sul sedile posteriore, lei e Jennifer avevano deciso di fare una follia: una corsa a fari spenti lungo la statale, dalla cima di Bigass Canyon fino giù alla Hardcock Hill.

Lindsay: - Sembrava un'idea divertente, che cavolo, pensammo.

Ma  a metà della discesa, capitò qualcosa. Un urto violento sul cofano. La frenata, la corsa fuori a controllare, il paraurti ammaccato. E venti metri dietro, la scoperta: avevano investito un uomo!

Lindsay: - Voi ragazzi dormivate della grossa. Pensammo che potevamo tenere tutto nascosto, sarebbe bastato tornare a casa e dire di aver investito un cinghiale.
Eugene: - In Arizona non ci sono cinghiali...
Ryan: - Zitto, sfigato verginello! [*lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]
Lindsay: - Ah già ,è vero, non siamo in Umbria. Allora facciamo un coyote.
Todd: - E' questo quindi... avete ucciso un uomo..!
Lindsay: - Be', pare che non sia morto, no?
Ryan: - Non è il momento di scherzare, cazzo. Per colpa di voi puttane ci troviamo in un bel casino, grazie tante!
Jennifer: - Vaffanculo finocchio! La macchina la guidavo io! Quel pazzo verrà a cercare me! [*scoppia a piangere*]
Todd: - Ehi, ehi, piccola. Tranquilla. Ci sono qui io. Non permetterò che ti accade niente, te lo giuro - [*abbracciandola e sbagliando la consecutio*]

Eugene: - Be', sembre che per una volta essere lo sfigato della scuola abbia pagato. Visto che non mi invitate mai alle feste, non ero con voi, quindi non ho motivo di temere nulla.

Ryan: - Zitto, sfigato verginello! [*lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]
Steve: - E comunque, dietro il biglietto c'è scritto "ammazzerò anche quello sfigato verginello di Eugene [*e lo colpirò con uno schiaffo sotto la nuca*]", guarda qua.


Chiusa in dissolvenza con musica d'attesa mista a paura, e stacco sul cortile della scuola, esterno giorno. Steve sta passeggiando con i libri sottobraccio e nel contempo importuna una ragazzina timida con la coda e con evidenti problemi di piorrea (non vi avevo detto che Steve è uno di bocca tonda).

Ragazzina timida con la coda: - ...ok, allora ci vediamo dopo la fine delle lezioni nel deposito degli attrezzi ginnici abbandonati, quello che si trova nel mezzo del tetro bosco sul retro della scuola, e dal quale nessuno può sentirti se urli, va bene..? Non darmi buca, eh!

Quando Steve arriva, la porta è aperta e non c'è nessuno.

Steve: - Ehi, sei qui? Ti sei nascosta al buio..? Vuoi fare la timida, eh?

Vediamo un'ombra che entra alla spalle di Steve e chiude la porta a chiave, dicendo: - Finalmente ti ho tra le mie mani, ora non mi sfuggirai più...

Musica concitata di situazione che precita, Steve accende nervosamente lo zippo e... sopresa, è solo Lindsay, che ha visto Steve allontanarsi e lo ha seguito per dare sfogo alla voglia matta del suo cazzo che si porta dietro da quanto, alle elementari, lui glielo fece vedere per gioco (eh, questo è un film pieno di segreti dal passato).
Ma non ci godiamo nessuna scena di sesso adolescenziale, perché da fuori si sente un grido strozzato! I due giovani si precipitano all'esterno, dove trovano il corpo della ragazzina timida con la coda con un coltello da carni rosse infilato tra le costole, ed un biglietto: "sen(90°-x)=cos(x)". Era solo il fogliettino della ragazza per il compito di trigonometria.

Stacco sui i ragazzi tutti riuniti a casa di Jennifer mentre suo padre è a Phoenix per lavoro e sua madre ad Palm Springs a farsi sbattere dall'istruttore di aerobica. E' il 26 Ottobre.

Todd: - Oramai è chiaro che questo bastardo ci vuole morti!
Eugene: - Be', finora ha ammazzato solo gente che non c'entrava nulla...
Ryan: - Zitto, sfigato verginello! [*lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]
Jennifer: - Dobbiamo rivolgerci alla polizia!
Steve: - Ma dai, tanto lo sai benissimo che questo caso può essere risolto solo da degli studenti.
Todd [*infiammandosi*]: - Una cosa è certa, non staremo con le mani in mano! Io non ci sto ad aspettare che questo stronzo maniaco ci faccia fette uno per uno! Dobbiamo pensare ad un piano per difenderci! Difenderci e contrattaccare, come se fosse una partita di football! Siete con me?!
Ryan: - Sì!
Jennifer: - Sì!
Lindsay: Sì!
Steve: - Sì!
Eugene: - Sì!
Ryan: - Zitto, sfigato verginello! [*lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]

Stacco sulla camera da letto di Ryan, interno notte, due giorni dopo, 28 Ottobre. Ryan è steso a letto, sopra le coperte,  la sua mente vaga. Sta pensando a Todd, ai momenti trascorsi assieme, all'amicizia che de sempre li lega. Tutti credono che lui sia gay e sia innamorato del suo migliore amico, ma nessuno sospetta la verità: che Ryan è cotto di Jennifer, da sempre! La brama, la desidera da morire... ma come può fare questo a Todd? Ma la passione per la bionda cheerleader è troppo forte, come ogni volta, e come ogni volta la mano di Ryan si muove verso il suo sesso, mentre con gli occhi chiusi immagine Jennifer nuda, che lo invita a baciarla, a toccarla, a scoparla come una vacca a pecora... e Ryan inizia lentemente a masturbarsi, sospirando "Jennifer, Jennifer..." sempre più velocemente... dopo pochi secondi, in un'estasi di violini sguaiati di sottofondo, raggiunge l'orgasmo, gridando e spalando gli occhi... proprio in tempo per vedere un coltello per sfilettare il pesce calargli sulla faccia!

Stacco sull'ospedale, interno giorno, è il 29 Ottobre. I ragazzi sono riuniti in sala d'attesa dopo aver dovuto svolgere la penosa formalità del riconoscimento della salma (ah, perché Ryan pare non avere genitori, un particolare del film che mi sono dimenticato di curare).

Jennifer: - Oh mio dio... oh mio dio...
Todd: - Amico mio... ti vendicherò... lo giuro! Fosse l'ultima cosa che faccio prima di morire!
Steve: - L'ultima cosa che dovresti fare prima di morire è scopare, fratello, sai?
Lindsay: - Dio, sei proprio stronzo... come fai a dire queste cazzate quando Ryan è appena stato ucciso?
Eugene: - Vorrei tanto sentire il suo schiaffo sotto la nuca quando avrò finito di dire queste parole! [*in un tripudio di non-continuità, Ryan lo colpisce con uno schiaffo sotto la nuca*]
Todd: - Ragazzi, calma, siamo tutti sconvolti, Ryan era un cazzone che mancherà a tutti. Ma dobbiamo pensare a noi. La vita va avanti. Dobbiamo salvarci, e continuare a vivere anche per Ryan! Atteniamoci al piano, e facciamo il culo a quel bastardo pezzo di merda malato!
Jennifer: - Qual'era il piano?
Todd: - Che dobbiamo stare uniti, così non ci potrà beccare uno alla volta. Per questo motivo, la sera di Halloween la passiamo nel casolare di campagna di mio padre, quello isolato e senza linea telefonica, tanto questo weekend non gli serve, che la sua segretaria è Los Angeles a farsi la plastica al seno.




[FINE PRIMA PARTE]