Il punto è: quante donne amerebbero un uomo che non spendesse mai un centesimo per loro?
Non parlo di comportamenti "progressisti" tipo evitare di pagare ogni cena ed ogni gelato dopo la cena ed ogni cinema dopo il gelato dopo la cena, no, parlo proprio di stare con una donna senza MAI ASSOLUTAMENTE tirare fuori un centesimo che sia uno per lei, nemmeno gli spicci per pagarle mezz'ora di sosta sotto casa vostra dove è venuta con la sua auto che è un 1.600 benzina solo per fare una sveltina.
Sento già il coro dei vostri pensieri:
"Eh, ma cosa cazzo sta dicendo Sciuscia, dove vuole andare a parare, l'amore non è fatto di gesti materiali!"
Sì, 'sto cazzo.
Fidati, amico lettore felicemente fidanzato con una ragazza che lo ama alla follia: se non avessi mai speso una lira per lei, al 99.99% non stareste assieme, ora.
"Ma stai zitto, io e la mia ragazza abbiamo un rapporto paritario, dividiamo praticamente tutte le spese, e non le ho mai fatto nessun regalo costoso, al massimo qualche fiore di tanto in tanto, non avrò mai speso più di venti euro per lei!"
Già, ma quei venti li hai spesi. Puoi affermare con assoluta certezza che ti avrebbe amato ugualmente e sarebbe rimasta con te senza mai dubitare del tuo amore per lei se non le avessi mai nemmeno offerto un caffè, pretendendo di dividere sempre tutto cinquanta e cinquanta, e facendole zero (ZERO) regali, ne' mazzi di fiori da venti euro, ne' una margherita del cazzo da 50 centesimi, ne' niente di niente?
"Ma che ragionamenti sono?! Un regalo di poco costo è solo una dimostrazione di affetto, un pensiero..."
Eh no, non è questione di umiltà economica del regalo.
Le donne non tollerano chi non dà importanza a pensierini, fiori, cene e cose del genere.
Certo, alcune dichiarano di non volere regali costosi o impressionanti, e magari una grossa percentuale di loro lo pensa veramente. Ma anche la donna che se ne fotte dell'anello con diamante a 859 carati, non tollererà mai che per tutta la durata del vostro rapporto voi non le facciate mai una pur minima dimostrazione di impegno economico-materiale per lei.
Nei casi più estremi, chi per principio non fa regali et similia può arrivare ad essere visto come una sorta di cafone insensibile incapace di avere riguardi di altro genere, quando magari questo qui è il tipo più sensibile, empatico ed altruista del mondo... però, siccome non le hai mai comprato una rosa, vaffanculo.
Che poi, già, i fiori.
I fiori sono belli, a volte ne regalo, ma vorrei davvero che qualcuno mi spiegasse qual'è il piacere di ricevere dei fiori COMPRATI. Perché alla fine è questo il punto del problema, che oggi OGNI cosa può essere comprata, quindi il gesto del regalo perde automaticamente di valore, declassandosi da nobile intenzione di arrecare piacere a mero esborso di denaro in favore di qualcuno.
Dei fiori raccolti a mano, per stare sull'esempio, avrebbero un alto valore, per via del tempo impiegato a trovarli, sceglierli, comporli... il gesto acquisterebbe forza ed importanza perché dietro c'è stato un IMPEGNO, c'è stata una parte della mia vita utilizzata per farti piacere. Dietro ai fiori comprati, l'unico impegno che c'è stato è quello di perdere dieci minuti e trenta euro dal florovivaista.
E non venitemi a ripete che "è il pensiero, una dimostrazione che ci tieni" perchè se davvero le persone dessero all'amore, quello vero, tutto questo alto valore e concetto che dicono, non sarebbero certo necessarie questo tipo di dimostrazioni, mentre sarebbero sufficienti (e doverose) ben altre, come la dimostrazione di rispetto, la dimostrazione di sostegno, la dimostrazione di sincerità, e di tutti quei valori veramente profondi e veramente importanti in un rapporto.
Purtroppo, sembra che una buona parte delle donne non possa vivere senza questo, mentre a un uomo, al 99%, non frega assolutamente un cazzo dei regalini, finchè riceve trasparenza, complicità, fedeltà.
Certo, sono felice quando ricevo un qualunque dono dalla mia amata: è un segno ULTERIORE dei suoi pensieri verso di me, ma posso affermare, così come tutti voi uomini che leggete, che la amerei allo stesso identico modo anche se non mi avesse mai regalato nemmeno un Bacio Perugina.
Va da sè che, a seconda del tipo di donna e della sua mentalità, ci sono vari livelli per questo sentire.
C'è la donna più che mai emancipata e alternativa che si accontenta di una rosa ogni tanto, o di una cena fuori di quando in quando.
C'è la donna più classica che si aspetta almeno un paio di regali "grossi" all'anno, per compleanno e anniversario, diciamo.
E poi, c'è la donna vuota come lo spazio interstellare, che l'unica dimostrazione di amore che sa apprezzare è quella rappresentata dalle scemenze sterili imposte per secoli dalla mentalità comune; sto parlando proprio di una che se ne fotte completamente delle vostre parole e del vostro cuore, una a cui se non regalate un tot all'anno in gioielli non sa nemmeno che esistete, e non venitemi a dire che donne così non esistono, perché esistono, cazzo, le conosco.
Perché sono così? Per cupidigia/convenienza? Assolutamente no, sono innamorate dei loro uomini e non pretendono regali per avidità. Semplicemente, non sono in grado di recepire altri messaggi che non siano quelli materiali.
Ovviamente, il fatto che in una società moderna e civile persista ancora la mentalità dell'uomo che ammazza l'orso e porta a casa la pelle altrimenti non vale un cazzo affonda le sue radici nella storia della nostra specie, e sarebbe lungo disquisirne, ma resta il fatto che, nonostante l'evoluzione, la parità e le altre stronzate, siamo ancora legati ad istinti atavici: tu femmina, io maschio, io procurare cibo, tu allargare gambe.
Boh.
Esiste, in teoria, un intero universo, di cose da condividere, tra un uomo e una donna, un universo talmente mentale ed intimo che nemmeno alla lontana prevede l'esistenza di fiori e pensierini.
Quello che mi dispiace è quindi questo: che una coppia può avere equilibri ben più solidi, ben più profondi, al punto da poter arrivare a prescindere totalmente da queste sciocchezze, eppure pare che davvero nessuno riesca ad elevarsi a questo livello di perfezione spirituale.
Ma non siamo perfetti, questo è alla base di ogni nostra mancanza, ed io sono sicuramente il primo che si sentirebbe in difetto, se non avessi mai regalato alla mia donna nemmeno un biglietto d'auguri.
Regalo un fiore, un cioccolatino, un pupazzetto, perché so che questo la renderà felice; e magari perché mi autocompiaccio di un gesto galante.
Sono codici, codici dei rapporti umani, e così vorrei poterli vedere, slegandoli dal loro valore economico, che, però, purtroppo, per quanto piccolo, esiste, cazzo, esiste.
Così, se da un lato mi consolo pensando che in fondo è forse vero che "è solo un pensiero", dall'altro ho la certezza, incrollabile, del "niente amore senza pagare nemmeno una colazione".
Funcoolo.
P.S. - NOTA FINALE PERSONALE
L'anno scorso, per impedimenti che non vi riguardano, è finita che io e la Signora Sciuscia non ci siamo fatti il regalo di Natale. Per rimediare, abbiamo deciso di regalarci insieme un viaggetto fuori confine, scegliendo insieme la meta, parlando insieme di quello che volevamo vedere, discutendo insieme di quando andare, cercando insieme i posti dove dormire e dove mangiare, litigando insieme su tante altre cose (avevo sempre ragione io). Be', è stato bellissimo, secondo me molto più bello di qualunque pacchetto potessi ricevere, ed il piacere di questo viaggio, che sarà di certo fantastico (dobbiamo ancora farlo), è già iniziato nel momento in cui ci siamo messi a pianificarlo.
Se domani vi viene in mente di prendere una rosa per la vostra ragazza prima di passare a prenderla per uscire, magari lasciate stare la rosa, e quando vi vedete, provate invece a spiegarle a parole quello che provate per lei.
O, se proprio volete, fate così portando anche la rosa.
In fondo, è pur sempre una rosa.